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LE RADIO
COMUNICAZIONI IN EMERGENZA
Alberto Barbera IK1YLO - Marco Barberi IK5BHN
L'unico libro in Italia che tratti in
modo completo la problematica delle ricetrasmissioni via radio in
emergenza dovuta alle più disparate calamità, da quelle naturali a
quelle nucleari. Quest'opera scritta da due radioamatori, è il quale
è divenuta testo base per le associazioni di pronto intervento
riportando normative, esempi di preparazione dei mezzi di trasporto,
delle apparecchiature radio in base anche alle frequenze usate in
onde corte, in VHF e in UHF e molto altro ancora. Illustra
l'allestimento delle stazioni radio in emergenza secondo schemi
collaudati negli anni di esperienza diretta nelle più varie
situazioni: Terremoto in Irpinia, Guerra in Kosovo, Emergenza
terremoto in Emilia Romagna ed altre avversità nelle quali la radio
è stata un imprescindibile aiuto nel soccorso delle popolazioni
colpite. Gli autori
hanno ritenuto utile avere anche da noi un Manuale per le
Radiocomunicazioni d'Emergenza, sulla falsariga di quanto esistente
negli U.S.A ed in altri Paesi: poter disporre di un simile manuale
risulterà sicuramente utile non solo a tutte le Associazioni di
Volontariato che operano nell'ambito della Protezione Civile ma
anche per tutti i radio-operatori a qualunque livello, i quali per
la nostra legislazione possono essere coinvolti in operazioni di
emergenza.
Parlare di Radiocomunicazioni in questi anni può far sorridere
qualcuno abituato ad utilizzare cellulari, Internet, Volp ecc.: ma
se sorridono, possiamo essere sicuri che costoro non hanno mai
partecipato ad una reale emergenza ma si sono limitati ad effettuare
esercitazioni in cui fare sfoggio di apparecchiature e mezzi.
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L'opera è rivolta a tutti coloro che operano
nel campo della Protezione Civile e che debbono conoscere cosa sono e
come si organizzano le radiocomunicazioni d'emergenza, al mondo del
Volontariato e a tutti coloro che amatorialmente s'interessano di questo
settore delle radiocomunicazioni. Il libro è frutto dell'esperienza
diretta degli autori, sia a livello dirigenziale che operativo. il
Manuale si pone l'obbiettivo di:
• Dare una risposta sia alle problematiche tecniche che alle normative
nazionali ed internazionali che l'operatore radio deve conoscere
operando in emergenza.
• Rivolgersi a tutte le associazioni che operano nel settore del
Volontariato e per le quali le comunicazioni radio rappresentano un
elemento fondamentale sia all'interno del gruppo che nei collegamenti
esterni.
• Poter essere d'aiuto agli amministratori locali di Comuni, Provincie e
Regioni, nei compiti che sono chiamati a svolgere in caso di situazioni
d'emergenza.
• Rappresentare un ausilio per tutti coloro che sono chiamati a svolgere
la funzione di "formatore" nell'ambito delle attività di volontariato,
mettendo a loro disposizione uno strumento di base comune.
A tal fine il Manuale illustra sia i temi generali - legislativi,
normativi e organizzativi - sia tutte le questioni pratiche e operative,
dalle apparecchiature sino ai dettagli spiccioli della preparazione
personale.
Ogni capitolo è specifico per un singolo argomento, permettendo a
ciascuno di attingere alle informazioni di suo interesse.
Compito delle Radiocomunicazioni d'Emergenza è da un lato quello di
essere uno strumento atto a fornire le informazioni a chi deve
conoscere per poi decidere: dall'altro uno strumento per poter
comunicare le decisioni a chi deve intervenire e quindi porre in
atto le decisioni stesse.
Per quanto riguarda il Volontariato le Radiocomunicazioni in
Emergenza si svolgono attraverso gli organigrammi delle varie
Associazioni, organigrammi però che hanno tutti, in generale, una
base comune:
- tra gli operatori sul campo ed i loro capi-squadra attraverso
apparati a cortissimo raggio, in genere dei semplici LPD o palmari;
- tra i capisquadra e la Sala Operativa -CONI attraverso diverse
frequenze, specie VHF, in modo da separare i tipi di traffico (in
particolare il sanitario dal logistico);
- dalle sale operative ai centri DI.COMA.C e successivamente alla
sala nazionale di Protezione Civile le comunicazioni possono
avvenire sia in VHF-UHF via ponte e in diretta sia anche in HF.
Tutte queste comunicazioni debbono avvenire secondo criteri
gerarchici ben definiti ad evitare inutili occupazioni di frequenze,
sovrapposizioni e interferenze.
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SABATO 12 GENNAIO 2013 ALLE ORE 16:00,
presso l'Auditorium Aldo Ducci di Arezzo (Museo Mezzi
Comunicazione - Via Ricasoli, 22), SI E' TENUTA LA SECONDA
GIORNATA DI STUDIO, organizzata nell'ambito della mostra "TITANIC,
la cabina radiotelegrafica che salvò 705 passeggeri": "LA RADIO
NELL'EMERGENZA, UNA GIORNATA CON LA PROTEZIONE CIVILE" Per il 12
gennaio 2013, in occasione del primo anniversario dell’affondamento
del COSTA – CONCORDIA, è prevista una giornata di studio con la
PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE: presenti, in Piazza della
Libertà, sin dalle ore 11:00, i mezzi mobili di radiocomunicazione
moderni a disposizione della protezione civile, a livello nazionale,
i cui strumenti SONO STATI confrontati con quelli storici a bordo
del TITANIC di 100 anni fa. All'interno del Museo è STATA ALLESTITA
di una moderna stazione radio dei soci C.I.S.A.R. (Associazione
Nazionale Radioamatori). Nel convegno del pomeriggio, alle ore
16:00, si sono tenute tenute relazioni da parte di esperti nazionali
sulle telecomunicazioni moderne adibite a soccorso, in particolare
su quella storica organizzata il 4 Novembre 1966, in occasione della
ALLUVIONE DI FIRENZE, dal radioamatore Carlo Luigi Ciapetti di
Firenze utilizzando apparecchiature sia commerciali che
autocostruiti nonché residuati bellici, già oggetto di donazione al
nostro Museo.
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Da Sinistra:
Alberto Barbera IK1YLO. Presidente di R.N.R.E
Giuseppe Misuri Presidente Nazionale C.I.S.A.R. e
Responsabile delle apparecchiature e reti al servizio
del Raggruppamento Nazionale Radiocomunicazioni di
Emergenza della Protezione Civile
Carlo Luigi Ciapetti I5CLC - Giornalista e
Radioamatore
Fausto Casi Direttore del Museo dei Mezzi di
Comunicazione del Comune di Arezzo. |
Il Dott.
Carlo Luigi Ciapetti illustra l'importanza della
radio ed il ruolo dei radioamatori nei giorni
dell'alluvione di Firenze per tenere i contatti con i
soccorsi e cooperare con le autorità. Gli apparati
Geloso che altri facenti parte della sua stazione
dell'epoca, sono stati donati dal proprietario al Museo
dei mezzi di Comunicazione di Arezzo. Grazie a Carlo
Luigi Ciapetti, nel '66 I1CLC poi I5CLC. |
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Alimentatore e
trasmettitore Geloso con ricevitore ed altoparlante
Drake. La stazione di radio operatore OM di I5CLC al
periodo dell'alluvione di Firenze (4 Novembre 1966) |
Alberto
Barbera mentre illustra la "valigetta" del "pronto
soccorso radio", contente le apparecchiature
indispensabili per operare in zona di calamità
allorquando altri tipi di comunicazioni sono
impossibili. |
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Service
TV - San Lorentino s.a.s. Libreria specializzata Arezzo
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