La storia
delle radiocomunicazioni
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Vi presentiamo alcuni estratti dai libri dedicati all'argomento che potrete trovare nel nostro catalogo visitando la pagina: http://www.servicetv.org/libri-elettronica/radionellastoria/radionellastoria.htm COMUNICARE PER MARE NECESSE EST
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Dal libro: RADIOCOMUNICAZIONI FISSE E COSTIERE SERVIZIO RADIOMARITTIMO NEL DOPOGUERRA RIPARTE IL SERVIZIO COMMERCIALE Nel
1921, l'impennata del numero di navi attrezzate di SRT, l'aumento
del traffico e la relativa breve portata delle trasmissioni radio,
resero doverosa l'apertura di nuove stazioni costiere operative
sulla 600 m. Esse furono: METEO MARINA Il
1° gennaio 1927, la R. marina italiana avvia il servizio RT
meteorologico diretto alle navi che viaggiano lungo le coste
italiane e libiche. Vengono cioè trasmessi sulla 600 m e per tre
volte al giorno i cosiddetti "meteo marina" che, oltre alle
previsioni meteorologiche, includono gli avvisi di tempesta e gli
avvisi ai naviganti con lanci all'aria dalle stazioni di:
ONDE CORTE (OC),
LA RISCOSSA DI MARCONI
Due foto di cabine radio su navi tra le tante pubblicate sul libro RADIOCOMUNICAZIONI FISSE E COSTIERECENTRO RADIOELETTRICO NAZIONALE PT. ROMA - IAR L'intero Centro era formato da due stazioni attive 24 ore al giorno per tutto l'anno. A) STAZIONE RADIOTRASMITTENTE Era posta in località Prato Smeraldo nei locali riservati all'emittente radiofonica RAI (ex EIAR) attiva fin dal 1930. Complessivamente comprendeva: • due trasmettitori da 20 kW e uno da 5 kW della Marconi Italiana per uso radiotelegrafico e radiotelefonico; • quattro trasmettitori da 10 kW della Phillips. Più uno da 7 kW tipo Phrankal e un altro ancora da 7 kW, della Marconi per la sola radiotelegrafia; • due trasmettitori da 2,5 kW della Società FACE, per la radiotelefonia; • due trasmettitori da 5 kW della Società Marelli, per le onde medie. Le antenne, sia per il servizio in OC che per il servizio in OM, erano omnidirezionali a larga banda, del tipo Franklin sintonizzate a mezz'onda. B) STAZIONE RADIORICEVENTE Era ubicata a Tor S. Giovanni, distante 30 Km circa dalla trasmittente di Prato Smeraldo e 16 dal centro di Roma. Sorgeva in una tenuta agricola di 36 ettari a nord est della città. La scelta del luogo era dovuta all'esistenza
nelle vicinanze di una stazione RT della Marina Militare che, a
seguito delle prospezioni geologiche, lo aveva ritenuto
particolarmente adatto all'installazione di una ricevente. Al centro
della tenuta fu costruito un edificio in tufo che ospitava impianti
e uffici. Intorno, sui campi, fu creato un vasto parco con antenne
omnidirezionali del tipo Franklin per OC.
Marconigramma ricevuto via R.T. e operatore R.T. presso la stazione Roma Radio IARIl collegamento tra le due stazioni (ricevente e trasmittente) fu realizzato mediante fasci di cavi telefonici interrati (in seguito anche via ponte radio) cosa innovativa per l'epoca, quando sarebbe stato più economico e pratico realizzare una linea aerea su pali del telegrafo. Tale decisione in parte fu d'obbligo, causa i frequenti furti dei cavi in rame che allora (come ora) si verificavano. Quanto ai collegamenti per l'istradamento della corrispondenza, da e per le navi, il reparto ricevente venne collegato con l'ufficio Telegrafico Centrale di Roma. Q TRAFFICO RADIO-TELEFONICO Per il traffico RTF, invece, il collegamento era con la centrale telefonica interurbana di via delle Vergini, dell'Azienda di Stato per i Servizi telefonici (A.S.S.T.). Purtroppo, però, non disponendo di accesso diretto alla linea telefonica interurbana, le chiamate provenienti dalle navi venivano espletate con molta lentezza. Scrive in proposito l'operatore RT G. M. Iacono: // sistema era manuale. L'ufficiale RT di bordo passava il numero dell'utente all'operatore RTF di Roma che compilava e inviava la richiesta all'operatrice ASST di via delle Vergini. Questa contattava l'utente e lo passava all'operatore di IAR che attivava il contatto radio con la nave e cronometrava la durata della conversazione, assicurandosi che non ci fossero disturbi o interferenze. Nel qual caso interrompeva il cronometraggio cambiava frequenza e, riprendeva a cronometrare a contatto ristabilito. E ancora: ..."/ tempi morti" erano notevoli nelle conversazioni telefoniche, e non c'era modo di sollecitare l'operatrice ASST se non per mezzo di un pulsante che accendeva una luce-spia nella sua postazione, ma inutilmente. Ricordo che una volta nell'attesa di espletare una ventina di telefonate richieste da una... Le antenne di Genova Radio ed un operatore degli anni '60 al lavoro presso la sala radio della "sua" nave. |
PUBBLICAZIONI CORRELATE ALL'ARGOMENTO:
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http://www.servicetv.org/libri-elettronica/radionellastoria/radionellastoria.htm Notizie interessanti Le stazioni costiere adesso sono gestite dalla
Telecom e controllano la maggior parte del traffico marittimo nel
nostro paese. I centri radio , solitamente in palazzine
dedicate, sono contorniate dalle antenne che ricevono i segnali
radio HF.
Antenna a cono per comunicazioni in HF a medie e lunghe distanze La stazione di Roma Radio oltre al traffico in onde corte gestisce anche tutte le stazioni costiere in Vhf, Mf e Hf presenti nel Nord Italia attraverso una fitta rete di collegamenti telefonici e in fibra ottica che riportano a Roma i segnali di trasmissione e ricezione di tutti i trasmettitori e i ricevitori sparsi per il Nord Italia e la Sardegna. Nella stanza principale arrivano tutti i segnali audio dalle varie freq. 2182 khz o il canale 16 Vhf (156.800 Mhz) delle stazioni costiere come Genova Radio o Trieste Radio. Da questa stanza i segnali vengono mandati
direttamente ai tavoli degli operatori radio che ascoltano in
continuo, 24 ore su 24 i segnali provenienti da tutta la rete (le
stazioni del Sud Italia vengono invece gestite da Palermo Radio IPP). In fondo a questa palazzina troviamo le
postazioni degli operatori che sorvegliano e le varie frequenze HF
assegnate a IAR.
Antenne di Roma Radio IAR Qui gli operatori
controllano due stazioni costiere contemporaneamente rispondendo
alle chiamate sulle frequenza di 2182 khz o assistono le navi per il
traffico telefonico. Alcune apparecchiature usate nei centri radio per comunicazioni marittime
FREQUENZE RADIO MARITTIME VHF - HF CH16 VHF frequenza 156,800 MHz frequenze HF 2,182 MHz - 12,290 MHz - 14,297 MHz - 16,420 MHz Le frequenze 2.187,5 kHz, 4.207,5 kHz, 6.312 kHz, 8.414,5 kHz, 12.577 kHz e 16.804,5 kHz sono frequenze internazionali di soccorso per la chiamata selettiva numerica. Le condizioni per l'impiego di tali frequenze sono stabilite nell'articolo S 31del Regolamento delle radiocomunicazioni. Le frequenze portanti 3.023 kHz e 5.680 kHz possono essere anche usate da stazioni del servizio mobile marittimo impiegate in operazioni coordinate di ricerca e salvataggio. Le condizioni per il loro impiego sono stabilite nell’articoloS 31 e nell’Appendice S 13 del Regolamento delle radiocomunicazioni.
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