La storia delle radiocomunicazioni 
fisse e costiere

Libreria specializzata San Lorentino Arezzo

schemi e riparazioni su radio d'epocalibri per imparare la radiotecnica

Vi presentiamo alcuni estratti dai libri dedicati all'argomento che potrete trovare nel nostro catalogo visitando la pagina:

http://www.servicetv.org/libri-elettronica/radionellastoria/radionellastoria.htm

COMUNICARE PER MARE NECESSE EST
L'invenzione di Marconi... cancella l'amara sentenza dell'antico savio Biante che "i naviganti non siano da enumerarsi né tra i vivi né tra i defunti..." (E. Gandolfo)
Per chi si interessa di storia della radio è noto che il maggior fattore del suo successo si ebbe là dove non era possibile stabilire una comunicazione con cavi o con fili, vale a dire in mare. 

 

ANTENNA MONTE MARIO

Furono l'Italia e l'Inghilterra le prime nazioni a condividersi il primato delle stazioni wireless realizzate in mare in forma non solo sperimentale. L'una sulle regie corazzate Sardegna e Lepanto il cui compito durante le esercitazioni in mare era di rimanere in contatto tra loro e con l'isola della Palmaria (1898). L'altra a bordo delle HMS Alexandra, Europa e Juno nel corso delle manovre navali estive del 1899, nelle acque della Manica.
Ciò nonostante la prima stazione RT operativa galleggiante fu sistemata a bordo della nave faro britannica East Goodwin, il 24 dicembre del 1898. La stessa che il mese dopo (notte 21 gennaio), danneggiata e in balia di una tempesta, attivò la suoneria d'allarme della Trinity House di South Foreland con un segnale wireless; provvidenziale tele-comando di salvezza per l'equipaggio.

A sinistra: Stazione ad albero con filo aereo. Fotografia della Sezione fotografica del Genio”. Da: L’illustrazione Italiana”, 1 febbraio 1903.


La stazione da poco installata dalla Marina italiana a Monte Mario, permette il collegamento con la Sardegna, essendo in corrispondenza con la stazione di Becco di Vela, sull’isola di Caprera. Quando Marconi giunge a Roma nel maggio 1903 l’impianto è già stato potenziato, con l’aumento del numero dei fili, portati da quattro a sei.
 

Marconi visita la prima stazione radio-telegrafica installata a Roma dalla Marina Italiana, compiendovi esperimenti di trasmissione. Egli manda il suo saluto ai sottufficiali di stanza nella stazione installata sull’isola della Maddalena, Lo Sacco e Da Pozzo, che sei anni prima avevano lavorato con lui, durante gli esperimenti compiuti rispondendo all’invito ufficiale del Governo, in collaborazione con la Marina Italiana, nel Golfo di La Spezia.

 

Dal libro: RADIOCOMUNICAZIONI FISSE E COSTIERE

SERVIZIO RADIOMARITTIMO NEL DOPOGUERRA

RIPARTE IL SERVIZIO COMMERCIALE Nel 1921, l'impennata del numero di navi attrezzate di SRT, l'aumento del traffico e la relativa breve portata delle trasmissioni radio, resero doverosa l'apertura di nuove stazioni costiere operative sulla 600 m. Esse furono:
1. Brindisi/ICE 2. Cagliari/ICC 3. Civitavecchia/IDL 4. Cotrone/IDH 5. Lipari/IDD 6. Pola/IQZ 7. Stromboli/IDE 8. Tivoli/IQV 9. Trieste/IQX.Mentre la stazione di Roma S. Paolo/IDO, attiva soltanto su 11.000 m, fu aperta anche al servizio pubblico nei suoi esclusivi collegamenti diretti con Mogadiscio/ISG e con Massaua/ICX...

METEO MARINA Il 1° gennaio 1927, la R. marina italiana avvia il servizio RT meteorologico diretto alle navi che viaggiano lungo le coste italiane e libiche. Vengono cioè trasmessi sulla 600 m e per tre volte al giorno i cosiddetti "meteo marina" che, oltre alle previsioni meteorologiche, includono gli avvisi di tempesta e gli avvisi ai naviganti con lanci all'aria dalle stazioni di: 
1Ancona/IQW 
(8,25-13,25-20,25) per l'Alto Adriatico. 2. Derna/ICO (8,15-13,15-20,15) per le coste libiche. 3. Maddalena-is. Chiesa/ICH(8,05-13,05- 20,05) per coste Sardegna. 4. Roma Centocelle/ICD (8-13-20) per le coste del Tirreno. 5. Taranto/ICT (8,20-13,20,20,20) per il Basso Adriatico. 6. Vittoria/ICV (8,10-13,10-20,10) per la Sicilia...

OPERATORE RT SU MOTONAVE STAZIONE RADIO SU IMBARCAZIONE MARITTIMA

ONDE CORTE (OC), LA RISCOSSA DI MARCONI
Intanto, nel 1923 - a ridosso dei positivi test sulle trasmissioni in OC compiuti nei pressi di Capo Verde a bordo dell'Elettra - la stazione di Roma S. Paolo fu attrezzata dei nuovi apparecchi a triodo (2 kW) messi a punto dalle Officine dell'Arsenale della Spezia.
Le prime prove furono effettuate su onde prossime ai 124 metri (2.400 kc/s). Le portate variavano dai 600 chilometri di giorno ai 3.900 notturni nei collegamenti diretti S.Paolo - Massaua che perduravano fino a 10 ore su 24. A differenza delle 6 ore giornaliere concesse dal cento volte più potente sistema Poulsen a onde lunghe.
Gli studi proseguirono per gradi con semplici trasmettitori OC prodotti nelle Officine del R. Arsenale della Spezia che ben si adattavano ai raddrizzatori termoionici che alimentavano le stazioni OM e OL. Si cercò di rendere più costante la frequenza con stabilizzatori a quarzo e circuiti risonanti che elevavano le frequenze di emissione a circa 9000 kc/s (32 m). Inoltre, con l'impiego di triodi Marconi ad anodo raffreddato prima a petrolio poi, data l'infiammabilità, ad acqua, la potenza venne elevata fino a 20-25 kW.
Anche nei ricevitori si rese necessaria una maggiore stabilità per mantenere costante il più possibile la forza dei segnali e ridurre le evanescenze (fading) che nelle OC sono alquanto marcate. Inoltre si rese necessaria un'amplificazione dei segnali molto maggiore di quella necessaria nei ricevitori a onde lunghe.
I risultati furono positivi, al punto che a partire dal 1925 la stazione di S. Paolo cessò le trasmissioni con l'arco di Poulsen e divenne gradualmente il centro di una vasta rete coloniale italiana a onde corte. Rete che alla fine degli anni Venti comprendeva svariate stazioni RT coloniali in Africa Orientale e in Estremo Oriente. E consentiva inoltre a navi italiane provviste di ricevitore OC di ricevere notizie fino a 6.000 chilometri di distanza.
Nel 1926 i colossi delle tecniche ad alternatore e ad arco - su cui da quasi 20 anni la marina USA lavorava senza badare a spese per strappare agli inglesi il monopolio delle telecomunicazioni mondiali - crollarono paurosamente di fronte alla realizzazione marconiana della Imperiai Chain, che con modernissime trasmittenti allacciava l'Inghilterra alle sue Colonie. Fu un evento cruciale per sopravvivenza e sviluppo della radio, che diede all'opera di Marconi un valore pari a quello riservato alla sua invenzione.
Perfino il British Post Office, nel 1925 - spaventato dall'idea di dover dipendere dalla tecnica innovativa a fascio di Marconi - fu spinto a costruire, su licenza di società statunitensi, la stazione OL a valvole termoioniche di Rugby che sviluppava 350 kW-ant sui 18.750 m d'onda. Era alimentata direttamente da una rete a 12.000 V, e l'antenna elevata a 250 m circa copriva circa 4 chilometri quadrati. L'anno dopo, 1926, era solo un dinosauro.
Finalmente, nel 1928, anche in Italia la Italo Radio inaugurò la prima emittente OC controllata dagli Uffici di Roma-Centro. Si trattava di un trasmettitore da 6 kW con oscillatore pilotato a quarzo sui 14,90 m di lunghezza d'onda, sistemato nella stazione di Terranova. Grazie a ciò il collegamento

CABINA RADIO MOTONAVE ANNI 50 CABINA RADIO MOTONAVE ANNI 60

Due foto di cabine radio su navi tra le tante pubblicate sul libro RADIOCOMUNICAZIONI FISSE E COSTIERE

CENTRO RADIOELETTRICO NAZIONALE PT. ROMA - IAR  L'intero Centro era formato da due stazioni attive 24 ore al giorno per tutto l'anno. A) STAZIONE RADIOTRASMITTENTE Era posta in località Prato Smeraldo nei locali riservati all'emittente radiofonica RAI (ex EIAR) attiva fin dal 1930. Complessivamente comprendeva: • due trasmettitori da 20 kW e uno da 5 kW della Marconi Italiana per uso radiotelegrafico e radiotelefonico; • quattro trasmettitori da 10 kW della Phillips. Più uno da 7 kW tipo Phrankal e un altro ancora da 7 kW, della Marconi per la sola radiotelegrafia; • due trasmettitori da 2,5 kW della Società FACE, per la radiotelefonia; • due trasmettitori da 5 kW della Società Marelli, per le onde medie. Le antenne, sia per il servizio in OC che per il servizio in OM, erano omnidirezionali a larga banda, del tipo Franklin sintonizzate a mezz'onda. B) STAZIONE RADIORICEVENTE Era ubicata a Tor S. Giovanni, distante 30 Km circa dalla trasmittente di Prato Smeraldo e 16 dal centro di Roma. Sorgeva in una tenuta agricola di 36 ettari a nord est della città.

La scelta del luogo era dovuta all'esistenza nelle vicinanze di una stazione RT della Marina Militare che, a seguito delle prospezioni geologiche, lo aveva ritenuto particolarmente adatto all'installazione di una ricevente. Al centro della tenuta fu costruito un edificio in tufo che ospitava impianti e uffici. Intorno, sui campi, fu creato un vasto parco con antenne omnidirezionali del tipo Franklin per OC.
Erano sorrette da due tralicci tipo Dalmine distanziati a sufficienza per reggere una filare a L invertita idonea per le onde medie. Fu inoltre aggiunto un sistema di antenne direzionali del tipo a rombo. I circuiti di alta frequenza che dall'antenna portano i segnali all'ingresso dei singoli ricevitori, mettono a disposizione di ogni operatore gli aerei necessari. Per attuare ciò in valore uniforme, le impedenze di ingresso delle antenne sono state riportate tutte a 70 Ohm per mezzo di trasformatori a larga banda. Per tale trasferimento sono stati utilizzati cavi coassiali interrati di impedenza di 70 Ohm e di bassa attenuazione: si è preferito l'uso dei cavi coassiali anziché di linee aeree per evitare sia gli accoppiamenti tra i fili sia l'intrusione di rumori esterni (G. Bronzi).
Gli apparati riceventi erano (continua):...

MARCONIGRAMMA VIA RADIO TELEGRAFIAOPERATORE RT RADIO COSTIERA ROMA RADIO

Marconigramma ricevuto via R.T. e operatore R.T. presso la stazione Roma Radio IAR

Il collegamento tra le due stazioni (ricevente e trasmittente) fu realizzato mediante fasci di cavi telefonici interrati (in seguito anche via ponte radio) cosa innovativa per l'epoca, quando sarebbe stato più economico e pratico realizzare una linea aerea su pali del telegrafo. Tale decisione in parte fu d'obbligo, causa i frequenti furti dei cavi in rame che allora (come ora) si verificavano. Quanto ai collegamenti per l'istradamento della corrispondenza, da e per le navi, il reparto ricevente venne collegato con l'ufficio Telegrafico Centrale di Roma. Q TRAFFICO RADIO-TELEFONICO Per il traffico RTF, invece, il collegamento era con la centrale telefonica interurbana di via delle Vergini, dell'Azienda di Stato per i Servizi telefonici (A.S.S.T.). Purtroppo, però, non disponendo di accesso diretto alla linea telefonica interurbana, le chiamate provenienti dalle navi venivano espletate con molta lentezza. Scrive in proposito l'operatore RT G. M. Iacono: // sistema era manuale. L'ufficiale RT di bordo passava il numero dell'utente all'operatore RTF di Roma che compilava e inviava la richiesta all'operatrice ASST di via delle Vergini. Questa contattava l'utente e lo passava all'operatore di IAR che attivava il contatto radio con la nave e cronometrava la durata della conversazione, assicurandosi che non ci fossero disturbi o interferenze. Nel qual caso interrompeva il cronometraggio cambiava frequenza e, riprendeva a cronometrare a contatto ristabilito. E ancora: ..."/ tempi morti" erano notevoli nelle conversazioni telefoniche, e non c'era modo di sollecitare l'operatrice ASST se non per mezzo di un pulsante che accendeva una luce-spia nella sua postazione, ma inutilmente. Ricordo che una volta nell'attesa di espletare una ventina di telefonate richieste da una...

 ANTENNE GENOVA RADIO UFFICIALE OPERATORE RADIO MARITTIMO

Le antenne di Genova Radio ed un operatore degli anni '60 al lavoro presso la sala radio della "sua" nave.

RADIOCOMUNICAZIONI FISSE E COSTIERE NELL'ITALIA DEL '900

radio e marconisti italiani su navi mercantili

MARCONISTI D'ALTO MARE

 

PUBBLICAZIONI CORRELATE ALL'ARGOMENTO:

radio surplus e dintorni volume 1

RADIO SURPLUS VOLUME 2

schema radio a valvole e d'epoca

CAMPAGNA DI LIBIA

ALI E ONDE  Radioaeronautica

http://www.servicetv.org/libri-elettronica/radionellastoria/radionellastoria.htm

Notizie interessanti

Le stazioni costiere adesso sono gestite dalla Telecom e controllano la maggior parte del traffico marittimo nel nostro paese. 
La frequenza di 500 Kc/s era la frequenza radiotelegrafica principale per le onde medie utilizzata per il soccorso, per l’urgenza, per la sicurezza per la chiamata e la risposta.
Oggi vi sono sistemi satellitari molto sofisticati ma ieri si effettuava ascolto 24 su 24 ore sulla 500 Kc/s anche quando si era impegnati a svolgere traffico commerciale su altre frequenze. Il primo compito degli operatori radio infatti era quello di mantenere un ascolto continuo su tale frequenza.

I centri radio , solitamente in palazzine dedicate, sono contorniate dalle antenne che ricevono i segnali radio HF. 
Di solito vengono utilizzate grosse antenne a cono filari per i segnali ad onde corte e o tralicci oppure  filari accoppiate per i segnali sulla banda MF (2182 khz e dintorni).
Le antenne a cono hanno al loro interno una serie di dipoli installati nella direzione dei quattro punti cardinali e gli operatori radio possono comandarne a distanza la commutazione per avere il miglior rapporto segnale/rumore in ricezione. 
Il servizio radiotelex è stato completamente sostituito dal fax e dall'email, mentre gli operatori sono sempre pronti alle consolle per rispondere alle chiamate in MF o HF.  Ogni operatore ascolta di solito un canale VHF e MF . 
Ci sono poi altri operatori che ascoltano invece le frequenze internazionali di chiamata in HF e le frequenze per il servizio telefonico in onde corte. Questo servizio viene usato ormai sempre meno infatti i natanti usano la telefonia cellulari se si trovano sottocosta oppure i servizi satellitari.
Nella stessa sala Fonia vengono anche ricevuti e selezionati i segnali DSC del sistema GMDSS che viene ricevuto da tutte le stazioni costiere italiane sulle frequenza MF di 2187.5 kHz. 
Ogni segnale Dsc che arriva suona un allarme che viene spento da un operatore che legge e cataloga il messaggio ricevuto a seconda delle sua tipologia. In caso di allarme vengono avviate le procedure di soccorso. 
Vi è anche una sala che viene usata per la trasmissione dei bollettini Navtex e dei meteomar sulle frequenze Vhf e MF.
I bollettini vengono generati in automatico da un sistema che riceve dalle varie fonti (Guardia Costiera, Meteo aeronautica, Etc) le notizie e le diffonde sia alle stazioni costiere e sia attraverso il Navtex sui 518 Khz.

ANTENNA A CONO PER HF1 ANTENNA A CONO PER HF2

Antenna a cono per comunicazioni in HF a medie e lunghe distanze

La stazione di Roma Radio oltre al traffico in onde corte gestisce anche tutte le stazioni costiere in Vhf, Mf e Hf presenti nel Nord Italia attraverso una fitta rete di collegamenti telefonici e in fibra ottica che riportano a Roma i segnali di trasmissione e ricezione di tutti i trasmettitori e i ricevitori sparsi per il Nord Italia e la Sardegna.  Nella stanza principale arrivano tutti i segnali audio dalle varie freq. 2182 khz o il canale 16 Vhf (156.800 Mhz) delle stazioni costiere come Genova Radio o Trieste Radio.

Da questa stanza i segnali vengono mandati direttamente ai tavoli degli operatori radio che ascoltano in continuo, 24 ore su 24 i segnali provenienti da tutta la rete (le stazioni del Sud Italia vengono invece gestite da Palermo Radio IPP). 
DI fianco a questa stanza ad alta tecnologia troviamo poi la gestione del traffico commerciale telex dove fa bella mostra di sé la telescrivente Olivetti che riceve in continuazione i dati provenienti dalla Marina Militare da inserire nei bollettini degli avvisi ai naviganti. 
Sempre qui si trovano i computer che trasmettono in automatico sia gli avvisi che i bollettini Meteomar (che vengono generati dalla ITAV) con la famosa voce elettronica sempre preceduta da "Securite Securite - chiamata da Roma Radio ..etc.etc.".

In fondo a questa palazzina troviamo le postazioni degli operatori che sorvegliano e le varie frequenze HF assegnate a IAR. 
In questa stanza si può notare l'uso di ricevitori Rohde Schwarz EK 085 vero e proprio sogno proibito di ogni appassionato di ascolto Hf. 
La seconda ala del palazzo ospita invece tutto il traffico in fonia effettuato sulle varie frequenze delle stazioni costiere del Nord e sulle frequenze ad onde corte di IAR.

ANTENNE CENTRO IAR1 DIRETTIVE LOGARITMICHE IAR

Antenne di Roma Radio IAR

Qui gli operatori controllano due stazioni costiere contemporaneamente rispondendo alle chiamate sulle frequenza di 2182 khz o assistono le navi per il traffico telefonico. 
In onde corte una grossa parte del traffico viene effettuato in modalità completamente automatica attraverso il sistema Autolink che permette di instradare telefonate da a verso le navi senza l'intervento dell'operatore radio.
Il resto del traffico in hf viene svolto con il monitoraggio continuo delle frequenze di chiamata e con l'uso di vari canali di lavoro dove svolgere il traffico telefonico vero e proprio. 
Roma Radio inoltre collabora con il Centro Italiano Radio Medico per prestare assistenza medica a distanza alle navi in navigazione. 
Dai primi giorni di Febbraio 1999 la rete di stazioni costiere italiane si è adeguata agli standard mondiali per l'utilizzo del nuovo sistema GMDSS che utilizza la chiamata selettiva per l'invio di messaggi e di richieste di soccorso.
In questo momento sono attive nove stazioni costiere con il monitoraggio DSC sulla frequenza internazionale di 2187,5 e ben 46 sulla frequenza canale 70 in Vhf. 
Per la diffusione di bollettini e avvisi stanno per essere attivate anche quattro stazioni Navtex sulla frequenza di 518 Khz tre trasmetteranno da Roma, Cagliari, Augusta e Trieste. 
E' interessante notare come sia cambiato il modo di gestire le stazioni costiere nel nostro paese, basti pensare che quando l'attività era gestita direttamente dal delle Poste le stazioni presidiate erano ben 21, successivamente la seguente gestione dell'Iritel utilizzava solo sei stazioni presidiate fino ad arrivare all'attuale gestione di Telecom Italia che controlla tutta la rete di 50 stazioni VHF, 16 Hf-MF e 6 MF in telegrafia attraverso i due centri di Roma Radio per il nord e Palermo Radio per il sud.

Alcune apparecchiature usate nei centri radio per comunicazioni marittime

RICEVITORE SIEMENS 310 RICEVITORE SIEMENS E311

RICEVITORE RHODE SCHWARZ EK85

FREQUENZE RADIO MARITTIME VHF - HF

CH16 VHF frequenza 156,800 MHz

 frequenze HF 2,182 MHz - 12,290 MHz  - 14,297 MHz  - 16,420 MHz

Le frequenze 2.187,5 kHz, 4.207,5 kHz, 6.312 kHz, 8.414,5 kHz, 12.577 kHz e 16.804,5 kHz sono frequenze internazionali di soccorso per la chiamata selettiva numerica. Le condizioni per l'impiego di tali frequenze sono stabilite nell'articolo S 31del Regolamento delle radiocomunicazioni.

Le frequenze portanti 3.023 kHz e 5.680 kHz possono essere anche usate da stazioni del servizio mobile marittimo impiegate in operazioni coordinate di ricerca e salvataggio. Le condizioni per il loro impiego sono stabilite nell’articoloS 31 e nell’Appendice S 13 del Regolamento delle radiocomunicazioni.

FREQUENZE RADIO MARITTIME - VHF

STAZIONI  RADIO  MARITTIME  ITALIANE - HF 

Ch

Frequency (KHz)

Transmit

Shift

Transmit

Transmit

Mode

KHz

 

Ship stations

 Coast stations 

 

 

1

156.050

160.650

Duplex

4.600

2

156.100

160.700

Duplex

4.600

3

156.150

160.750

Duplex

4.600

4

156.200

160.800

Duplex

4.600

5

156.250

160.850

Duplex

4.600

6

156.300

156.300

Simplex

 

7

156.350

160.950

Duplex

4.600

8

156.400

156.400

Simplex

 

9

156.450

156.450

Simplex

 

10

156.500

156.500

Simplex

 

11

156.550

156.550

Simplex

 

12

156.600

156.600

Simplex

 

13

156.650

156.650

Simplex

 

14

156.700

156.700

Simplex

 

15

156.750

156.750

Simplex

 

16

156.800

156.800

Simplex

*

17

156.850

156.850

Simplex

 

18

156.900

161.500

Duplex

4.600

19

156.950

161.550

Duplex

4.600

20

157.000

161.600

Duplex

4.600

21

157.050

161.050

Duplex

4.600

22

157.100

161.700

Duplex

4.600

23

157.150

161.750

Duplex

4.600

24

157.200

161.800

Duplex

4.600

25

157.250

161.850

Duplex

4.600

26

157.300

161.900

Duplex

4.600

27

157.350

161.950

Duplex

4.600

28

157.400

162.000

Duplex

4.600

60

156.025

160.625

Duplex

4.600

61

156.075

160.675

Duplex

4.600

62

156.125

160.725

Duplex

4.600

63

156.175

160.775

Duplex

4.600

64

156.225

160.825

Duplex

4.600

65

156.275

160.875

Duplex

4.600

66

156.325

160.925

Duplex

4.600

67

156.375

156.375

Simplex

 

68

156.425

156.425

Simplex

**

69

156.475

156.475

Simplex

 

70

156.525

156.525

Simplex

***

71

156.575

156.575

Simplex

 

72

156.625

156.625

Simplex

 

73

156.675

156.675

Simplex

 

74

156.725

156.725

Simplex

 

75

156-7625

156-7625

Simplex

 

76

156-8125

156-8125

Simplex

 

77

156.875

156.875

Simplex

 

78

156.925

161.525

Duplex

4.600

79

156.975

161.575

Duplex

4.600

80

157.025

161.625

Duplex

4.600

81

157.075

161.675

Duplex

4.600

82

157.125

161.725

Duplex

4.600

83

157.175

161.775

Duplex

4.600

84

157.225

161.825

Duplex

4.600

85

157.275

161.875

Duplex

4.600

86

157.325

161.925

Duplex

4.600

87

157.375

161.975

Duplex

4.600

88

157.425

162.025

Duplex

4.600

LOCALITA'

      TX

RX   -  TX

Coast stations

KHz

KHz

KHz * 

KHz

ANCONA

2.656

 

2.182

2.023

AUGUSTA

2.628

 

2.182

2.023

BARI

2.579

2.716

2.182

2.023

CAGLIARI

2.680

2.719

2.182

2.023

CROTONE

2.663

2.716

2.182

2.023

GENOVA

2.642

1.925

2.182

2.023

LAMPEDUSA

1.876

2.560

2.182

2.023

LIVORNO

2.591

1.925

2.182

2.023

MAZZARA DEL VALLO

2.600

 

2.182

2.023

MESSINA

2.789

 

2.182

2.023

NAPOLI

1.852

 

2.182

2.023

PALERMO

2.628

2.632

2.182

2.023

PORTO TORRES

1.806

 

2.182

2.023

ROMA - CIVITAVECCHIA

1.888

 

2.182

2.023

S. BENEDETTO DEL TRONTO

1.855

 

2.182

2.023

TRIESTE

2.624

2.656

2.182

2.023

VENEZIA

1.680

 

2.182

2.023

Per consultare la pagina dedicata all'argomento con le descrizioni dei libri:

http://www.servicetv.org/libri-elettronica/radionellastoria/radionellastoria.htm

*

< EMERGENZA - SOCCORSO - CHIAMATA - SERVIZIO >

**

< BOLLETTINO METEOMAR - OLTRE AD ALTRI AVVISI METEO >

***

< Chiamata individuale, di gruppo, a tutte le imbarcazioni (emergenza e sicurezza) nonché di emergenza (fuoco a bordo, allagamento, collisione) >  : Digital Selective Calling


LE RADIO DEL GENERALE NOBILE

CON LA RADIO ALLA CONQUISTA DELL'IMPERO

STAZIONE CAMPALI DELL'ESERCITO ITALIANO


 

 le radio d'epoca riparazione e messa a punto

Come funzionano, come si possono costruire, come si riparano gli apparecchi radio a cristallo e a valvole degli anni '20

Radio a valvole circuiti e riparazioni

VIPRESENTO LA RADIO A VALVOLE

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